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“LA MULTIUTILITY, UNA NECESSITA', MA NON SULLA PELLE DI PRATO"

Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Tommaso Cocci appoggia le preoccupazioni del candidato del centrodestra Gianni Cenni sullo spostamento da Prato del quartier generale di Estra. “Chiediamo chiarezza: presenterò un'interrogazione in consiglio comunale”

Tommaso Cocci

PRATO. “La gestione dei servizi pubblici di Prato ha ormai la necessità del processo di aggregazione con altre realtà locali, per non cadere in mano di società che hanno la testa fuori dalla Toscana. Decenni di una pessima politica perpetrata dalla sinistra nelle aziende di servizi pubblici, ha reso inevitabile la creazione della Multiutility, come estremo tentativo di evitare un assalto alla diligenza da parte di società esterne al territorio toscano.

Questo processo però non può avvenire ai danni del personale e della città di Prato che deve avere pari potere e dignità rispetto a Firenze”.

La questione Multiutility continua a tenere banco nella campagna elettorale verso le amministrative 2024 a Prato. Dopo l'allarme lanciato dal candidato sindaco del centrodestra Gianni Cenni sul possibile spostamento del quartier generale di Estra fuori Prato, a dargli supporto è anche il consigliere comunale e provinciale di Fratelli d'Italia, Tommaso Cocci.

“Dai banchi del consiglio comunale Fratelli d'Italia ha seguito con responsabilità il percorso di formazione della Multiutility, portando all'attenzione il tema dell'adeguata valorizzazione del patrimonio azionario del Comune di Prato – prosegue -. Il Pd pratese è stato sordo davanti alle nostre preoccupazioni, concentrato su riflessioni ideologiche degne del '900, consentendo una svalutazione nei fatti del pacchetto azionario Prato sia per come Consiag è entrata nella Multiutility sia per come ha consentito al Comune di Firenze di far confluire nella stessa Multiutility dei pacchetti azionari disomogenei rispetto al disegno industriale della società.

Dato che questa è già storia, non si può che essere preoccupati dai "rumors" di spostamento della sede di Estra da Prato o comunque del suo quartier generale. Le generiche rassicurazioni non sono sufficienti da parte della società, difatti già vedemmo anni fa come fu smantellato il laboratorio di analisi di Publiacqua a Prato con annesso trasferimento dei dipendenti in altre sedi. La fiducia è poca davanti ad un centrosinistra che ha saputo solo impoverire in funzioni e in servizi il nostro territorio”.

Cocci poi rincara la dose. “Si nota con preoccupazione che pure Estra nel suo comunicato già ammette che saranno spostati alcuni dipendenti. Che sia solo un inizio? E quali altre notizie potrebbero arrivare dopo le elezioni amministrative? - si domanda -. Il candidato Cenni ha reso un gran servizio a Prato squarciando il muro di silenzio su questo tema.

Tutto il personale e il quartier generale di Estra devono rimanere a Prato, il nostro Comune è un azionista di peso della Multiutility Toscana, non si può cedere all’ingordigia del capoluogo di Regione. Su questo presenterò un’interrogazione in consiglio comunale, perché una smentita chiara sul voler spostare il quartier generale di Estra da Prato non è arrivata. Sempre sul tema Multiutilty è forte la preoccupazione di Fratelli d’Italia a seguito dell’alleanza Pd e Movimento 5 Stelle sulle amministrative, che si apprende abbia tra i suoi punti fondamentali un no preconcetto alla quotazione in borsa della Multiutility, tema su cui il centrodestra non è ideologico ma su cui rimane ragionevolmente aperto in base anche agli scenari economici futuri. Su quali altri punti si basa l’alleanza tra Pd e M5S? Su quali altri “No” si dovrà piegare il Pd pratese per fare contenti i pentastellati? I cittadini pratesi hanno il diritto di sapere quanti passi indietro dovrà fare il centrosinistra in un eventuale giunta con M5S rispetto a posizioni politiche sostenute fino a pochi mesi fa”.

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