Il sindaco Calamai: «Dalla crisi non si può uscire uguali. Il Covid ci insegna ad avere cura della sanità pubblica». Sono 57 i montemurlesi morti a causa del Covid
MONTEMURLO. Il Comune di Montemurlo non dimentica gli anni bui del Covid-19, le difficoltà e i cittadini montemurlesi portati via dal terribile virus.
Nella giornata nazionale in ricordo delle vittime del Covid, le bandiere del municipio sono listate a lutto in memoria dei 57 morti montemurlesi. Una ricorrenza durante la quale il Comune vuole anche ricordare e ringraziare anche tutti coloro che hanno lavorato senza sosta per offrire cura e assistenza ai malati, medici, infermieri, personale tecnico - sanitario, volontari.
Il primo morto per Covid, il 20 marzo 2020 fu Angelo Grazzini, 58 anni, una morte che fece precipitare tutta la comunità nell'incubo della pandemia. Ai morti di Covid il Comune ha intitolato la rotatoria tra via Rosselli e via Carducci e un albero di ciliegio fiorisce ogni anno vicino alla lapide che li ricorda come segno di rinascita e di speranza.
«Da una crisi non si può uscire uguali. O usciamo migliori, o usciamo peggiori. L'invito a non dimenticare si unisce a quello di custodire, cioè a coltivare alcuni insegnamenti sul senso e sullo scopo della vita, per non conservare la sofferenza vissuta in un archivio chiuso, per non lasciare che l'emergenza sia passata invano. - dice il sindaco Simone Calamai-
Un primo appello che quest'esperienza rivolge a tutte le istituzioni riguarda la cura della sanità che ha bisogno di investimenti per rispondere ai principi enunciati nell'articolo 32 della Costituzione che ribadiscono il diritto alla salute per tutti.
Dalla pandemia abbiamo imparato quanto sia importante la "salute di prossimità", cioè la presenza di quelle cure extra ospedale che raggiungono i pazienti dentro le mura di casa, come l'infermiere di famiglia o in strutture come le case della Salute, che vogliamo costruire in via Pertini- via Rosselli.
La sua realizzazione rappresenta un valore aggiunto per la collettività, con servizi e ambulatori poli-specialistici aperti 12 ore al giorno».
ALCUNI DATI DELLA PANDEMIA A MONTEMURLO- Durante le prime fasi della pandemia, quando erano pressoché introvabili, il Comune ha consegnato ai cittadini 222 mila mascherine e organizzato quattro distribuzioni a domicilio con l'aiuto del mondo dell'associazionismo e volontariato locale.
Distribuiti anche 6478 buoni spesa per aiutare le famiglie in difficoltà per un valore economico di oltre 126 mila euro. Il Comune ha stanziato inoltre 300 mila euro di contributi a fondo perduto per sostenere le aziende dei settori del commercio, dell'artigianato e le attività di somministrazione in sede fissa, costrette a rimanere chiuse per lunghi periodi a causa delle misure di contenimento dell'emergenza sanitaria
[masi - comune di montemurlo]
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