“Bisogna invertire una tendenza e puntare su Terme e Benessere di qualità. Necessario riqualificare strutturalmente Viale Verdi con investimenti che riguardino in primis Terme, Excelsior, Grocco, Leopoldine e Tettuccio”
MONTECATINI TERME. “Dobbiamo ricostruire il Progetto del sistema città, praticamente ricominciando da zero”. Non ha mezze parole Andrea Bonvicini, storico imprenditore del commercio e candidato della lista ‘Patto per la città” con Ettore Severi, a sostegno del candidato sindaco Edoardo Fanucci.
La crisi che ha investito Montecatini Terme ha colpito duro anche il settore del commercio: “Negli ultimi 5 anni troppe sono state le chiusure anche di attività storiche, per non parlare della sofferenza di quelle ancora aperte che resistono con grandi difficoltà”, spiega Bonvicini.
Chiusure nelle zone periferiche ma anche in pieno centro, Corso Matteotti, Corso Roma, Piazza XX settembre, Via San Martino, Via Don Minzoni, per non parlare di Viale Verdi ed area Grocco/La Salute.
“Una vera epidemia - taglia corto Bonvicini -. E Montecatini Terme storicamente era la città in Toscana con i più alti risultati di fatturato”. Certo, i centri commerciali e le vendite online hanno avuto il loro peso “ma è soprattutto la crisi del settore turistico termale e del benessere che ha provocato le chiusure”, sottolinea ancora Bonvicini. Che non manca di ricordare come il 2023 abbia fatto registrare 1,5 milioni di presenze turistiche, in crescita rispetto al 2022, “in buona parte però turisti mordi e fuggi, che dormono a Montecatini Terme ma spendono in tutte le altre mete del loro tour giornaliero”.
Secondo lo storico esponente del mondo del commercio, per riportare in città nuove presenze serve un progetto complessivo. Che Bonvicini spiega così: “Terme e Benessere di qualità, riqualificando strutturalmente Viale Verdi con servizi del benessere ed investimenti che riguardino in primis: Terme Tettuccio e Regina, Excelsior, ma anche Tamerici, Grocco, Leopoldine.
Il sistema termale è un asset irrinunciabile come sostiene, dati alla mano, Massimo Caputi di Federterme, e non come sostiene la Regione Toscana che nega la loro strategicità”.
Terme di qualità sinonimo di turismo di qualità, con attività commerciali che ne beneficiano, è il ragionamento di Bonvicini, che conclude con una nota di pessimismo sull’immediato futuro. “Avremo anche quest’anno una Pasqua senza eventi e se il Natale è quello che abbiamo visto, c’è poco da star tranquilli”.
Per questo, la conclusione è quella di destinare più risorse al settore, utilizzando lo strumento della tassa di soggiorno: “Ogni euro di aumento corrisponde ad 1 milione e mezzo da spendere nel turismo, negli eventi, negli investimenti del settore termale, a beneficio di albergatori e commercianti”.
[paolo vannini]
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