A marzo è stato consegnato il progetto esecutivo. In fase conclusiva la verifica e validazione del progetto. Il teatro da 330 posti è "un gioiello per Oste". Un teatro con una speciale acustica, una torre scenica alta 17 metri, un golfo mistico (spazio per gli orchestrali) adatto ad ospitare opere liriche o concerti di musica classica. Entro il marzo 2026 Oste avrà un nuovo centro con tanti servizi per la collettività. Il sindaco Calamai:« Decentreremo alcuni servizi comunali»
MONTEMURLO. Tutto pronto per l'avvio dei lavori del nuovo centro cittadino di Oste. Entro il mese di maggio sarà allestito il cantiere che darà il via ai lavori di costruzione del nuovo grande teatro, dei servizi pubblici per la collettività e degli spazi verdi.
Lo scorso marzo è stato consegnato il progetto esecutivo ed ora sono in fase conclusiva le operazioni di verifica e validazione del progetto stesso. Già nominata, a seguito di una gara d'appalto, la ditta che si occuperà della costruzione delle varie opere e che a breve allestirà il cantiere, la E.co.res srl, che ha vinto presentando un ribasso d'asta del 22%. Inizia dunque a prendere forma il grande progetto di rigenerazione urbana che andrà a cambiare il volto di Oste, creando nuove aree per la socializzazione e l'aggregazione, temi centrali agli ostigiani.
I lavori, finanziati con fondi Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) hanno un valore di 7 milioni di euro e si concluderanno, così come previsto dalla normativa, entro il 2026. Dopo la trasformazione del centro cittadino di Montemurlo nel giro di pochi anni anche il cuore di Oste avrà un nuovo volto con il potenziamento del centro civico e della attività di interesse pubblico e sociale per tutti i cittadini.
«Siamo davvero molto felici di poter dare il via a breve ai lavori del nuovo centro di Oste. - dice il sindaco Simone Calamai - Pensiamo che Oste sia una frazione importantissima sulla quale si deve lavorare con determinazione per creare spazi pubblici e occasioni di socializzazione.
Il centro civico di Oste darà nuova vitalità e dinamismo alla frazione e sarà il fulcro di servizi pubblici e di tipo sociale. Qui pensiamo di trasferire alcuni uffici comunali , affinché la frazione sia viva in tutti i momenti del giorno e sia un punto di riferimento per i cittadini. Essere nella fase operativa dell'intervento per noi è motivo di grande soddisfazione»
Con il progetto di rigenerazione dell'ex Fabbrica Rossa, il Comune di Montemurlo ha così liberato dai vecchi manufatti, risalenti all'inizio degli anni Settanta e ormai non più operativi dal 2006, l'area centrale tra via Oste, via Lavagnini e via Garigliano.
Il grande edificio industriale che occupava 15mila metri quadrati nel centro della frazione, nel 2022 è stato abbattuto, ripulito e bonificato. Al suo posto, entro il marzo 2026, sorgeranno una nuova piazza e un'area verde, in connessione con piazza Amendola; un grande teatro da 330 posti, pensato dall'amministrazione comunale per ospitare spettacoli, concerti, conferenze, ma anche come spazio polivalente a disposizione delle associazioni del territorio, che si svilupperà su una superficie di circa 6mila metri quadrati.
Circa il 25-30% dell'intero intervento sarà poi trasformato dal privato in residente, uffici e negozi, a servizio di tutta la collettività. «Un importante progetto di rigenerazione urbana destinato a cambiare il volto di Oste - aggiunge il sindaco Simone Calamai -, così da rendere l'abitato sempre più vivibile, con spazi a servizio della residenza e della socialità».
Un intervento che caratterizzerà fortemente l'intera frazione di Oste, sia a livello urbano che architettonico, andando così ad ampliare il ventaglio di servizi culturali, sociali, educativi e didattici e allo stesso tempo riducendo marginalizzazione e degrado sociale. Il centro di Oste si trasformerà così in un vero e proprio polo pubblico, multifunzionale, accogliente e inclusivo, fruibile da tutti. «È stato possibile realizzare questo progetto così complesso solo grazie alle professionalità presenti all'interno dell'ente che voglio ringraziare», conclude Calamai.
IL NUOVO TEATRO DI OSTE UN GIOIELLO PER LA LIRICA E LA MUSICA CLASSICA-
Il nuovo teatro di Oste, una volta concluso, sarà un unicum sul territorio, uno spazio pensato per ospitare concerti di musica classica e opere liriche che richiedono una particolare acustica e allestimenti scenici. Come in un piccolo teatro del Maggio musicale fiorentino le pareti saranno rivestite di legni di ciliegio con capacità fono - diffondenti e assorbenti, progettate con una particolare curva acustica.
Imponente la torre scenica, alta 17 metri, il palcoscenico e il golfo mistico, cioè lo spazio per gli orchestrali che, per particolari esigenze può essere occupato come estensione del palcoscenico.
«Lo abbiamo pensato come uno spazio al tempo stesso di nicchia ma anche polifunzionale.- spiega il sindaco Calamai- Un teatro che potrà per la sua acustica e attrezzatura scenica ospitare opere liriche, concerti di musica classica, ma anche per attività di altro tipo. Un vero gioiello per la frazione di Oste e per tutta la comunità montemurlese, destinato a cambiare la percezione del paese, non solo più come polo produttivo, ma anche centro di attività culturali d'eccellenza. Un teatro che a Prato e in zona non avrà eguali».
Di fronte al teatro nascerà un'arena, in parte coperta, punto ritrovo all'aperto o spazio per eventi. Il grande foyer del teatro avrà una struttura a vetri luminosa e accogliente. Alla conferenza stampa di presentazione dell'avvio del cantiere della ex Fabbrica Rossa erano presenti la dirigente del Comune di Montemurlo, architetto Sara Tintori e gli architetti Valentina Pulvirenti e Marco Mariotti
FABBRICA ROSSA COME ERA: Estate 2022. Un periodo che resterà impresso nella mente dei montemurlesi. Dopo oltre 50 anni è stata infatti demolita la Fabbrica Rossa, l'immobile industriale e artigianale di oltre 15mila metri quadrati situato nel centro di Oste.
La struttura, costituita da più corpi di fabbrica, è stata costruita in più fasi tra il 1961 e il 1968. Ad acquistare il terreno furono i signori Grillini e Mazzoni, che vi installarono le loro attività tessili, «Grima», dai cognomi dei titolari. L'immobile fu però ben presto denominato «Fabbrica Rossa» per la colorazione della facciata rosso granata. Facciata che successivamente fu tinta di giallo, ma senza cambiare denominazione. Negli anni Settanta la fabbrica è passata di proprietà alle famiglie Banci e Frati, titolari rispettivamente del Lanificio Pontetorto e del Gruppo Frati, diventando una società immobiliare in quota parte di proprietà della famiglia Banci e in quota parte della famiglia Frati. Dopo vari avvicendamenti, dal 2005 la Fabbrica Rossa è rimasta vuota. Nel 2016 la famiglia Banci ha rilevato l'intera immobiliare Grima, che nello stesso anno fu inglobata nella società immobiliare di famiglia Fineuro spa.
Dopo una lunga trattativa, nel 2021 l'immobile è stato frazionato in due porzioni, una di proprietà dell'amministrazione e l'altra della Fineuro. A maggio 2022 quest'ultima ha ceduto l'intera superficie al Comune e, come da accordi tra le parti, ha provveduto a demolire l'intero fabbricato.
[masi -comune di montemurlo]
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