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poggio a caiano. NOMINA DI GABRIELE BORCHI: SCINTILLE DENTRO LA MAGGIORANZA.

Poggio, Insieme!” sulla nomina, da parte del sindaco Palandri, del politico pratese in Fondazione Crida. La questione emersa durante l’ultimo Consiglio Comunale con un’interpellanza promossa dal Consigliere di maggioranza Campanelli, che non ha risparmiato critiche alla scelta del Sindaco Palandri. La nomina del capo pratese di Forza Italia in contrasto con gli indirizzi comunali sulle nomine. L’opposizione scrive al Prefetto e valuta la convocazione della Commissione Controllo e Garanzia.

Palandri e Borchi

POGGIO A CAIANO. Con un suo decreto dello scorso 13 febbraio il Sindaco Palandri ha nominato Gabriele Borchi (noto politico pratese, coordinatore vicario provinciale di Forza Italia, artefice – per sua stessa ammissione - della discesa in campo di Palandri e principale promoter politico del primo cittadino poggese) come rappresentante del Comune nel cda della Fondazione “Centro per la riabilitazione e le diverse abilità” (CRIDA).

 Questo è quanto emerso in occasione dello scorso Consiglio Comunale, in occasione del quale è stata discussa un’interpellanza promossa dal Consigliere di maggioranza Fabrizio Campanelli, che chiedeva al sindaco di riferire all’assemblea poggese sulle nomine, da lui fatte, nelle partecipate dell’ente mediceo.

 

Scintille nella maggioranza durante il dibattito (riascoltabile online sulla pagina del Comune al link https://www.youtube.com/live/vN6Gd4MV3Gg?si=M9E5Ttrm7aHc_S8J a partire dal minuto 1:17:20), tra il Sindaco Palandri e il Consigliere Comunale Campanelli che su quella nomina ha attaccato pubblicamente il primo cittadino argomentando che Gabriele Borchi non provenisse dal territorio, non avesse le competenze necessarie e, soprattutto, esprimendo specifici dubbi sul profilo morale del coordinatore provinciale vicario di Forza Italia in riferimento alla nota vicenda giudiziaria in corso a carico di Borchi, di cui recentemente si è letto anche sui giornali (riascoltabile a partire dal minuto 1:28:58).

 

“Ringraziamo il consigliere Campanelli per aver dato la possibilità a tutto il consiglio comunale di confrontarsi sulle nomine del Sindaco facendo luce su una vicenda che ha molti aspetti da chiarire. Non ci esprimiamo nel merito delle vicissitudini giudiziarie di Borchi, per le rimandiamo alle autorità competenti le opportune valutazioni. Non possiamo, tuttavia, che sottolineare che questa nomina smaschera definitivamente il doppio filo che lega Palandri ai partiti di destra; in particolare con il Coordinatore vicario di Forza Italia Borchi, che sui social si vanta tuttora di essere il suo “padrino politico”.

Nulla di male di per sé, se non fosse altro che il sindaco ha raccontato più volte la bugia essere civico. Questa vicenda dimostra ancora una volta che Palandri afferma una cosa ma fa l’opposto. L’onestà è un punto imprescindibile per chi governa la cosa pubblica.”

 La cosa più grave emersa in occasione del consiglio, però, è che questa nomina sembrerebbe in totale contrasto con il regolamento comunale fortemente voluto e votato dalla maggioranza stessa. Il decreto del sindaco – infatti – risulta non in linea con i principi indicati dalla delibera del Consiglio Comunale, fatta approvare il 29 dicembre scorso proprio dalla giunta Palandri, e contenente gli indirizzi da seguire per le nomine comunali.

 

Il punto 4 della delibera consiliare n. 91 (“incompatibilità e inconferibilità”) prevede che non può ricevere nomine “chi ricopre incarichi di vertice, sia a livello locale che nazionale, di organizzazioni politiche”. E Borchi, come noto e come lui stesso ha orgogliosamente ribadito pure pochi giorni fa all’inaugurazione della nuova sede di Forza Italia, è un primario dirigente pratese al vertice di Forza Italia (“coordinatore provinciale vicario”).

 

Non solo: lo stesso regolamento prevede che le persone nominate siano selezionate attraverso una procedura di evidenza pubblica che, in questo caso, non risulta essere stata fatta.

 

“E’ inaccettabile che il Sindaco, pur di nominare il suo padrino politico, si sia fatto beffe di un atto di indirizzo da lui stesso portato in consiglio con l’aggravante di aver saltato ogni procedura di selezione pubblica.

Un triste esempio di “amichettismo” politico che dimostra la totale mancanza di rispetto per le regole e trasparenza di Palandri. Questo è inaccettabile da parte di chi gestisce la cosa pubblica. Scriveremo al Prefetto per chiedere di fare chiarezza su quanto accaduto e valuteremo la convocazione della Commissione Controllo e Garanzia per fare ulteriormente luce su tutta questa vicenda”.

 


Gruppo Consiliare

Poggio, Insieme!

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