Affollata assemblea organizzata dal PD poggese. Molte le critiche per la mancata presenza del sindaco, pure invitato. Ha preferito evitare il confronto con i cittadini. Puggelli: subito un nostro odg in Consiglio e Palandri organizzi una assemblea per spiegare con noi, in par condicio, tutta la vicenda. Rischi da danno erariale.
POGGIO A CAIANO. “Una sala piena con persone in piedi, un’assemblea partecipata su un argomento sentito, un sindaco che, seppur invitato, invece di intervenire per spiegare ai cittadini le sue scelte ha preferito evitare il confronto”.
Così l’opposizione sintetizza l’assemblea organizzata dal PD sul degrado nel quale il Comune tiene la piazza XX settembre.
“Abbiamo fatto parlare i documenti – prosegue “Poggio Insieme” – perché sono state raccontate troppe inesattezze e non poche falsità. E i documenti, partendo dal parere legale chiesto dal Comune a un suo avvocato di fiducia, dimostrano una cosa inequivocabile: il cantiere poteva benissimo essere chiuso da mesi e può essere chiuso anche a prescindere dalle modifiche che, eventualmente, la giunta Palandri volesse apportare al traffico. Perché, invece, quel cantiere è stato fermato? Cosa intende fare Palandri per risolvere questa situazione di degrado che getta discredito sull’intero paese ma anche non poche ombre su chi lo governa? In quali tempi si ipotizza di terminare i lavori? Perché si continua a nascondere la verità, cioè che restyling della piazza e modifiche alla viabilità sono aspetti separati fra loro? Si rende conto, il sindaco, dei gravi danni che gli organi competenti potrebbero contestare e costringere a pagare? Perché Mastropieri, il 7 dicembre, promise che entro tre mesi i lavori sarebbero terminati ma poi ha continuato a bloccarli?”
L’assemblea, presieduta da Marco Buffini segretario PD (“Speravamo che con noi ci fosse il sindaco, ma lui ha preferito sottrarsi al confronto”), è iniziata con l’ex sindaco Marco Martini. Fu lui a dover affrontare il disastro del marzo 2015: la tempesta di vento che sradicò i vecchi, e malati, alberi su quella piazza.
Martini ha ricordato le varie tappe del percorso per riqualificare piazza e zone limitrofe, compresa l’area ex Toscoblock da destinare a parcheggio: il confronto con i cittadini, il percorso partecipativo per concordare le linee guida da affidare ai progettisti, il concorso di idee, la presenza della Soprintendenza e degli Ordini nella Commissione giudicatrice, i 23 progetti presentati da tutta Italia, l’aggiudicazione (“da parte della Commissione tecnica, non certo di noi politici”) del concorso, la mostra nel marzo 2019.
“Anche su questa parte – ha detto Martini – sono le carte a dimostrare quante inesattezze siano state fatte circolare. Ad esempio sul verde che, a differenza di quanto è stato fatto credere, con il progetto aumenta del 20%”.
La parola è passata al sindaco successivo, oggi capogruppo di opposizione (“La sedia vuota era per Palandri e dispiace sia vuota perché davanti a un confronto pubblico un sindaco non scappa”).
Francesco Puggelli, documenti alla mano proiettati sul grande schermo, ha ripercorso le fasi successive. “Nonostante il Covid andammo avanti: con il progetto definitivo, l’ottenimento delle risorse economiche, la conferenza dei servizi con tutti gli enti interessati che in 6 mesi approvarono tutto in modo che i lavori potessero iniziare. E il cantiere, aperto nel febbraio 2023, avrebbe dovuto chiudere nel settembre 2023”.
Ricordato come dal luglio 2023, con l’avvio della nuova giunta, si cominciassero già a vedere i primi ritardi, Puggelli ha ironizzato sui “continui scaricabarile” tentati da Palandri per nascondere le sue responsabilità (“nel tempo ha tentato di dare la colpa al sindaco precedente, alla ditta, alla Provincia, alla Regione ma in tutti i casi sempre a sproposito, come dimostrano le carte”).
Per poi arrivare alla carta clou (“non a caso hanno tentato di tenerla nascosta”): il parere legale (“chiesto e pagato dal Comune a un avvocato di sua fiducia”) che il 18 settembre ha confermato la verità: che “i lavori sulla piazza possono essere terminati in base al progetto perché nulla hanno a che vedere con eventuali modifiche che si volessero apportare al traffico verso Firenze e verso Prato”.
Ricordato anche che lo stesso parere legale avverte il sindaco sul rischio di possibili danni erariali se il progetto non venisse portato a termine, Puggelli ha sfidato Palandri sulla eventualità di una variante. “Vogliono farla? Liberissimi. Noi saremo contrari perché della piazza abbiamo una visione diversa: uno spazio per i cittadini, non una rotonda spartitraffico per portare lì un traffico anche pesante. Ma se loro vogliono una variante, allora la facciano assumendosi piena responsabilità sia
sui tempi che sui costi”.
Dopo ampio dibattito, l’assemblea si è chiusa con un impegno da parte dell’opposizione.
“Presenteremo subito un ordine del giorno per stanare il sindaco dalla sua responsabilità: le carte dimostrano che i lavori potrebbero concludersi in poco tempo, senza ostacoli legati al traffico. Ci dica Palandri, in Consiglio, cosa vuole fare”.
Fra gli altri impegni, anche una richiesta partita da molti presenti: una nuova assemblea pubblica.
“Ma stavolta – precisa Puggelli – a organizzarla dovrà essere l’Amministrazione con un sindaco che non scappa ma si confronta, in par condicio, con l’opposizione, carte alla mano, spiegando senza bugie o furbizie propagandistiche perché i lavori sono stati fermati e cosa intende fare per porre fine a quel degrado”.
[pd poggio a caiano]
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