La creazione di Sotterraneo, liberamente ispirata a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, andrà in scena dal 9 al 14 aprile
PRATO. In prima assoluta, dal 9 al 14 aprile al Teatro Fabbricone, va in scena Il fuoco era la cura, una creazione di Sotterraneo liberamente ispirata a Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, prodotta dal Teatro Metastasio di Prato insieme a Sotterraneo, Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale (feriali ore 20.45, sabato doppia recita ore 16 e ore 19.30, domenica ore 16.30).
A settantun anni dalla pubblicazione del capolavoro di Bradbury e a cinquantotto dall’uscita nelle sale dell’omonimo film di François Truffaut, questo nuovo lavoro originale di Sotterraneo si domanda dove si annidino nel presente i rischi di possibili derive totalitarie.
Nel 1953, Ray Bradbury immagina un futuro distopico in cui è vietato leggere e chi venga sorpreso a farlo, o a possedere dei libri, è tratto in arresto. Paradossalmente, il corpo dei pompieri non è impiegato per spegnere gli incendi, bensì per bruciare i libri (e se necessario i loro possessori).
Come in tutti i regimi totalitari, esiste una comunità clandestina di dissidenti, le persone-libro, che si impegnano a imparare a memoria un grande classico della letteratura mondiale, per salvarlo dall’oblio e tramandarlo così alle generazioni future.
«Muovendoci liberamente nel mondo di un libro così presente nell’immaginario collettivo – affermano i Sotteraneo - abbiamo usato gli strumenti dell’ucronia per immaginare come il nostro presente potrebbe portarci a un futuro di totalitarismo anticulturale e viaggiando a ritroso dalla fantascienza al nostro tempo ci siamo chiesti cosa significhi oggi bruciare libri, proibire il pensiero complesso, soffocare l’intelligenza collettiva».
Il fuoco era la cura dunque attraversa e rilegge liberamente Fahrenheit 451 con cinque performer - Flavia Comi, Davide Fasano, Fabio Mascagni, Radu Murarasu, Cristiana Tramparulo - che ne ripercorrono la storia, si identificano coi personaggi, si muovono in senso orizzontale mappando i coni d’ombra, le cose che Bradbury non spiega o non racconta, creando linee narrative parallele, deviazioni teoriche, costruendo anche le cronache di un tempo intermedio fra il nostro presente e un futuro anticulturale in cui l’istupidimento ci salva dal fardello del pensiero complesso.
Intorno allo spettacolo sono previsti due incontri:
Martedì 9 aprile alle ore 19, presso la caffetteria del Fabbricone, ci sarà l’approfondimento del ciclo Sorsi di Teatro a cura di Luisa Bosi,
Mercoledì 10 aprile, dopo lo spettacolo, incontro di Punti focali tra la compagnia e i giovani partecipanti al laboratorio di scrittura critica Nebulosa mettono, guidati da Lorenzo Donati.
Tutte le info su: www.metastasio.it
[roncucci - metastasio]
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