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quarrata. A CAMPIGLIO INAUGURATA LA BIBLIOTECA DON PADRE MARIO FRANCHI

  • andreaballi3
  • 1 giorno fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Nei locali della canonica della chiesa di Santo Stefano sono tornati, raccolti e catalogati, i circa 2mila volumi appartenuti a don Alfredo Nesi provenienti dalla biblioteca comunale Michelucci e dal centro don Dario Flori Sbarra



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QUARRATA. È stata inaugurata nel pomeriggio di venerdì 8 agosto nel complesso della chiesa di Santo Stefano a Campiglio di Quarrata una biblioteca a servizio della comunità parrocchiale e non solo. Su una idea di Padre Mario Franchi, parroco di Campiglio e già padre provinciale dei Frati minori conventuali a Firenze, andato a riposo per motivi anagrafici e di salute nel 2024, i circa 2mila volumi un tempo appartenuti a don Alfredo Nesi, parroco di Campiglio dal 1978, ospitati nella canonica e poi, una volta morto custoditi alla biblioteca comunale Michelucci di Quarrata e alla biblioteca Sbarra, hanno fatto ritorno a Campiglio dove grazie all’opera di un gruppo di volontari tra cui l’ex assessore comunale Nicoletta Biagini e Manola Noci, sono stati adeguatamente catalogati e saranno a disposizione per il prestito e la lettura.

“Un nuovo servizio culturale dove si tramanda la memoria di don Alfredo Nesi — ha dichiarato Manola Noci — sacerdote molto importante non solo qui ma anche nelle parrocchie vicine. Secondo me questo luogo ha anche un valore aggiunto: se i parrocchiani o chi gestirà la biblioteca riusciranno a farne un punto di ritrovo queste stanze potranno rappresentare anche un punto di aggregazione dove potranno nascere altre iniziative come in tutte le biblioteche avviene”. Alla inaugurazione hanno presenziato il sindaco di Quarrata Gabriele Romiti, il parroco Adjanon don Comlan Bruno Hernan, alcuni assessori e consiglieri comunali.

La biblioteca resterà aperta e visibile in questi giorni in occasione della festa patronale di Santa Maria.



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Don Alfredo Nesi era nato il 24 febbraio 1915. Trascorse l’infanzia in Francia, insieme ai genitori, emigrati per lavoro in Lorena a Moyeuvre Grande. Ad undici anni entrò nella Pia Società San Paolo di Alba, poi continuò gli studi a Piacenza, presso gli Scalabriniani. Per la precoce morte del padre si trasferì vicino alla madre a Pistoia dove entrò nel Seminario diocesano.

A Pistoia fu ordinato presbitero nel 1938. Nel 1940 fu inviato come cappellano per gli operai italiani attivi nelle industrie del Reich. Operò nelle fabbriche metallurgiche non lontano da Mathausen. Accusato di antinazismo, pur di non abbandonare il suo apostolato in mezzo agli operai fu inviato in domicilio coatto a Stettino. Nel 1945 fu trasferito a Danzica in piena avanzata russa. Imprigionato durante l’occupazione sovietica potè fare ritorno in Italia soltanto nel 1945.

Nel 1946 fu quindi inviato a Campo Tizzoro, dove rimase per trentadue anni, fino al 1978, in un contesto operaio strettamente legato alle industrie Orlando.

Dal 1978 fu parroco a Campiglio di Quarrata, dove fu profondo cultore di storia locale. 

Andrea Balli

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