“Scuola, sport e sociale: cambiare rotta dopo dieci anni di immobilismo”
PRATO. “Portare in consiglio comunale la voce di tutti quei cittadini che negli ultimi dieci anni sono rimasti inascoltati: dallo sport al sociale, dalla scuola alle frazioni”. Prosegue il percorso di presentazione della lista di Fratelli d'Italia in vista delle elezioni amministrative a Prato. Il partito stavolta si concentra sulle tematiche di sport, sociale e decoro presentando i candidati al consiglio comunale che portano avanti specifiche tematiche di settore. “Una lista con competenze varie – precisa il presidente provinciale di Fratelli d'Italia, Matteo Mazzanti -, che dà spazio ai giovani, che pone un occhio di riguardo allo sport, al sociale, e che crede nei valori della partecipazione attiva. Un elemento quest'ultimo troppo spesso dimenticato negli anni di amministrazione di centrosinistra. Una lista che dà voce a tutte le fasce d'età e sociali della città, senza lasciare indietro nessuno”.
Ecco i sette nuovi candidati al consiglio comunale:
Gioele Origlia 27 anni, responsabile di segreteria nel settore dei marchi, ex campionessa italiana di nuoto, ha preso parte anche alle Universiadi, appassionata di lettura. “Lo sport a Prato sta morendo lentamente – attacca -. Ci dobbiamo battere per scongiurare la chiusura della piscina di via Roma. E poi dobbiamo spingere per riaprire e riqualificare quei campi e quei palazzetti oggi lasciati a se stessi. Un altro punto dolente è la sicurezza: una ragazza da sola rischia di essere aggredita anche alle 4 del pomeriggio a Prato. Qui serve più sicurezza, soprattutto in centro”.
Lorenzo D’amico 27 anni, consulente bancario, iscritto al Cmef associazione di moto d'epoca. “Voglio portare la voce dei giovani in consiglio comunale che oggi non sono adeguatamente rappresentati – dice -. Poi voglio portare in consiglio l'ascolto dei quartieri che oggi manca, dando rappresentanza a quelle persone che oggi non hanno voce all'interno delle istituzioni. Di sport sono un grande appassionato: qui voglio tutelare le discipline di cui si parla meno. Penso al rugby, all'hockey su pista. E infine serve una battaglia sulla troppa burocrazia: vengono impediti pure gli investimenti ai presidenti di società di calcio che vorrebbero migliorare le strutture, sopperendo le mancanze del Comune sul fronte dell'illuminazione, e di spogliatoi inadeguati e insufficienti”.
Alessandro Bessi 52 anni, ristoratore e gestore del circolo I Ciliani. “Il tema delle piscine, a partire dalla Colzi Martini, è prioritario – sottolinea -. La piscina di via Roma non deve chiudere fino a quando non sarà pronta quella olimpionica di Iolo. In ballo c'è la tenuta di tutto il mondo natatorio. Poi abbiamo un palazzetto che non si può sfruttare a 360 gradi perché la struttura è stata fatta con un tetto basso. Il PalaRogai invece ha il pallone ancora da rifare, e questo impedisce di programmare gli eventi perché la ha anche problemi di infiltrazioni. E non dimentichiamoci dello stadio che è inadeguato alle esigenze di una città come la nostra”.
Gianluca Crobeddu 46 anni, personal trainer e tecnico federale della Federazione Pugilistica Italiana. “Sto proponendo nelle scuole lezioni di insegnamento della propedeutica al pugilato – racconta -. Un'attività che ci consentirebbe di verificare costantemente anche la situazione nelle palestre cittadine. Io vorrei cambiare questa concezione che lo sport viene per ultimo: invece dovrebbe essere la priorità. E' un'attività fondamentale a livello fisico, mentale e per togliere i ragazzi dalle strade. Inoltre abbiamo istruttori bravi e competenti sul territorio, imprenditori illuminati, ma le istituzioni troppo spesso se ne dimenticano e li lasciano soli”.
Paola Castellani 73 anni, ex consigliera comunale dal 2009 al 2014, agente immobiliare in pensione. “Prato non è più la città frizzante e viva di alcuni anni fa – commenta -. Prima Prato vibrava di energia e ora questo non c'è più. In più vedo grossi problemi di traffico, di sicurezza a tutti i livelli, e anche nel sociale. Ci sono tante famiglie in difficoltà, c'è carenza di alloggi popolari e c'è bisogno di una politica mirata per dare risposta alle tante famiglie in attesa di una casa in edilizia residenziale pubblica”.
Dania Melani 62 anni, insegnante di scuola primaria, ex commerciante, socia di AttivaPrato, ex presidente di una associazione di promozione sociale. “In passato mi sono fatta promotrice di corsi per il benessere delle persone anziane e anche di benessere psicologico – spiega -. Ho poi grande attenzione per il mondo della scuola, dove ci sono mancanze gravi, dove c'è la necessità anche di maggiore presenza da parte del Comune nella facilitazione dell'integrazione. Serve un aiuto pure per il potenziamento linguistico di tanti bambini che altrimenti rischiano di restare indietro. Sono necessarie più risorse sia umane che economiche da destinare all'inserimento di bambini stranieri, con docenti specializzati e una didattica potenziata, a vantaggio dell'intera classe.
Giovanni Bambagioni 64 anni, ex consigliere comunale e da sempre impegnato in politica con vari incarichi partitici, libero professionista. “Voglio fare qualcosa per risolvere i problemi dei cittadini visto che negli ultimi 10 anni niente di questo è stato fatto – conclude -. Bisogna rivedere il parco urbano, magari portando avanti l'idea di farci la palazzina dei vigili urbani. Poi bisogna sistemare il Bastione delle Forche che è lasciato lì all'abbandono. E poi basta perdere tempo dietro le giungle urbane. Serve concretezza per i cittadini, ce lo chiedono i pratesi”.
[fdi prato]
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