"Dopo 17 mesi. Un consiglio glielo diamo noi, volentieri: non si accontenti di esserci a parole".
PRATO. "Il deputato del Pd Marco Furfaro ha evidentemente subito, in modo ormai irrecuperabile, il fascino della Capitale. Così tanto da non farsi mai vedere sul suo territorio di elezione e, soprattutto, da portarlo a farneticare, nato a Pistoia, di tematiche che a Prato non solo conosciamo bene, ma che sono parte del nostro Dna, a partire dall'economia circolare.
Non accettiamo lezioni da chi offende in modo insensato e privo di fondamento un ministro della Repubblica, mal nascondendo la propria cronicizzata necessità di esserci a tutti i costi, perché sa di mancare. É evidente che la maleducazione sguaiata che oggi il collega Furfaro ha dimostrato sia frutto della sua mancata elaborazione di una certezza: al governo non ci sono più i suoi amici di partito. Peccato e lui non riesca proprio ad accettarlo.
Dopo 17 mesi. Un consiglio glielo diamo noi, volentieri: non si accontenti di esserci a parole. Un parlamentare ha la responsabilità, conferitagli dai cittadini, di lavorare per loro ed ha l'onore di essere il portavoce delle loro istanze. In presenza, non in remoto.
Auto compiacersi attraverso le sparate, dovrebbe illuminare Furfaro, facendogli capire che così mortifica coloro che lo hanno eletto, svilendo il ruolo che ricopre.
Su un solo aspetto concordiamo con Furfaro: Prato merita di meglio e Gianni Cenni è il candidato che può garantire un cambio di passo.
E certo sarà un modo di amministrare la nostra città all’opposto di chi non ha fatto quasi niente per il territorio, perché temeva di offendere i colleghi di partito in Regione. Con un solo risultato ottenuto: quei colleghi hanno dedicato le proprie attenzioni ad altre città, non valorizzando Prato. Chissà se Furfaro ne è felice…".
Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di Fratelli d'Italia Chiara La Porta.
[susanna bonfanti]
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