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- poggio a caiano. ALDO DE LUCA: SPEDITO IL 25 APRILE L’APPELLO AL CAPO DELLO STATO
Dopo l’affollato incontro svolto nelle Scuderie il ringraziamento del figlio Alessandro. Per riconoscere il comportamento di chi tentò di proteggere le opere d’arte dalla razzia nazista POGGIO. “Mio padre Aldo era innamorato del Poggio e dei poggesi: sarebbe stato felice e orgoglioso di aver visto una così bella partecipazione”. Così Alessandro De Luca, figlio dell’allora custode capo della Villa Medicea, in un ringraziamento all’associazione Diapason per aver voluto il libro curato da Andrea Lottini. “Siamo in guerra, non c’è niente da fare” – questo il titolo – fa memoria di ciò che fece Aldo, scomparso nel 1992, nel tentativo di salvare dalla razzia dei nazisti, le opere d’arte custodite nella Villa medicea del Poggio. “Una pubblicazione – prosegue De Luca – interessante per aver portato alla luce particolari della vicenda che anch’io non conoscevo”. Anche a nome dell’intera sua famiglia, Alessandro – storico volontario nella Misericordia poggese – ringrazia Diapason e tutti i partecipanti all’incontro per la presentazione del libro, partendo dal curatore e dai due relatori: Giulia Ballerini e Vannino Chiti. E’ intanto stato inviato, da Diapason, al presidente Sergio Mattarella l’appello con la richiesta di voler “riconoscere il merito di Aldo De Luca e il valore delle sue azioni”. In pochi giorni lo hanno firmato oltre 300 poggesi (fra questi anche il sindaco Riccardo Palandri) e la raccolta firme è stata interrotta il 24 aprile in modo da poterla inviare al Quirinale, via PEC, proprio il giorno successivo, festa della Liberazione. “Un uomo normale – scrive l’appello riferendosi al custode capo della Villa Medicea – che si trovò immerso in situazioni straordinarie e drammatiche cercando di fare il suo dovere e di portare avanti ciò che era giusto”. Alla raccolta firme hanno collaborato la Misericordia e tre esercizi paesani: il bar Daila, la cartoleria Scarabocchio, gli alimentari Tonelli. “Impotente di fronte alla razzia perpetrata dai nazisti (che dalla Villa sottrassero decine di casse piene di capolavori, ndr), De Luca cercò di impedirla – si legge nell’appello al Capo dello Stato – e stilò elenchi precisi di tutte le opere portate via, elenchi poi essenziali per far ritornare a Firenze quei capolavori”. [banchini - associazione diapason]
- quarrata. LAVORI A LUCCIANO IN VIA DELLE POGGIOLE
Divieto di transito istituito il giorno 2 e 3 maggio nei pressi del civico 240. Cantiere necessario per ripristinare un tratto di muro crollato a causa dell’alluvione. QUARRATA. Un tratto di via delle Poggiole nella frazione di Lucciano sarà chiuso al traffico il giorno 2 e 3 maggio dalle 8:30 fino alle 17:30. Il tratto interessato è quello compreso tra via Cancherini e via della Gorga. Il cantiere, nei pressi del civico 240, si rende necessario per mettere in sicurezza un tratto di muro crollato in seguito all’alluvione del novembre scorso. Per chi proviene da Quarrata, arrivati in via delle Poggiole, ci sarà l’obbligo della svolta a destra in via Cancherini. Per chi proviene da Montemagno, all’incrocio tra via delle Prunaie e via delle Poggiole ci sarà l’obbligo di svolta a destra in via della Gorga. Gli automobilisti troveranno un preavviso di chiusura strada alle seguenti intersezioni: Via Boschetti e Campano/Via Asiago, Via Montemagno/Via Boschetti e Campano, Via di Lucciano/Via delle Poggiole “Siamo consapevoli del disagio che il cantiere potrà causare ai cittadini. Non possiamo però esimerci dal mettere in sicurezza questo tratto di strada - commenta Patrizio Mearelli, assessore ai lavori pubblici - La promessa è che il cantiere possa essere chiuso già il 2 maggio e la strada riaperta al traffico il 3 se non ci saranno imprevisti. Cercheremo di diminuire al minimo i disagi”. L’amministrazione comunale intanto sta procedendo con l’iter burocratico per il progetto di via di Lucciano e via Lunga e Riacci. Come stabilito dalle norme di legge, infatti, purtroppo non è stato possibile inserire le strade tra gli interventi di somma urgenza perché per entrambe esiste un percorso alternativo. L’amministrazione ha provveduto comunque a proporre l’inserimento di entrambe le strade nel piano del Commissario per la ricostruzione. Qualora questo si concretizzasse potrebbe esserci un iter più rapido. Se così non fosse l’amministrazione andrà avanti con la progettazione e la realizzazione, investendo fondi comunali. L’obiettivo è di riaprire entrambe le strade in autunno. [giuntini - comune di quarrata]
- RIFIUTI A PISTOIA, IL SERVIZIO PEGGIORA E LA TARI È SEMPRE PIÙ CARA
Depositata dal gruppo consiliare Pistoia Ecologista e Progressista una interrogazione in consiglio comunale PISTOIA. Non è una bella immagine quella che la città sta offrendo di sé nelle ultime settimane. Da qualche tempo nelle zone di viale Adua, Belvedere e aree limitrofe non è raro imbattersi in cumuli di rifiuti non differenziabili riversati su strade e marciapiedi in prossimità di cassonetti pieni fino all'orlo. Sempre in tema di rifiuti, all'eco-tappa del parcheggio Esselunga il quadro è ancora più sconfortante: il punto di raccolta dovrebbe essere utilizzato per conferire rifiuti speciali di piccole dimensioni (pile, toner, olio esausto), in realtà da tempo si registra un accumulo eccessivo di rifiuti anche ingombranti, tanto da impedire l'accesso e, oggi, da portarne alla chiusura, che pure non ha risolto i problemi. Il gruppo consiliare di Pistoia Ecologista e Progressista ha quindi depositato in Consiglio comunale un'interrogazione per chiedere al Sindaco e all'assessore Sgueglia quante volte Alia passa a svuotare i cassonetti dei rifiuti non differenziabili nelle zone interessate, se vengono raccolti anche i rifiuti accumulati a terra e se l'amministrazione è a conoscenza di interventi da parte degli ispettori ambientali nelle zone in questione. Inoltre, come viene controllata l'eco-tappa dell'Esselunga e, soprattutto, se è prevista la realizzazione di altri centri di raccolta, in altre zone del Comune, meglio strutturati e meglio controllati. La realizzazione di isole ecologiche diffuse è un passaggio fondamentale per poter andare verso il porta a porta integrale. Superando l'attuale sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti che fino ad oggi si è dimostrato fallimentare. Lo dimostrano i dati sulla differenziata e anche gli aumenti della TARI portati in questi giorni in commissione dalla giunta. Il piano dell'ATO prevede per Pistoia il massimo degli aumenti TARI per due anni di fila (+7,2% nel 2024 e nel 2025). Questo, al netto delle detrazioni applicate dal Comune, significherà un aumento medio del 5,5% nelle bollette di cittadini e imprese. Ma non è così per tutti: altri Comuni contengono gli aumenti o addirittura riducono le tariffe. Per esempio Sesto Fiorentino che nel 2018, quando Tomasi già governava a Pistoia, ha deciso di adottare la raccolta differenziata porta a porta. E dove oggi, per il 2024, non ci sono aumenti mentre nel 2025 le tariffe diminuiranno addirittura del 5%. Gruppo consiliare Pistoia Ecologista e Progressista
- CONSIGLIO COMUNALE, APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO 2023
La manovra del Comune di Pistoia passa con 21 voti favorevoli e 9 contrari PISTOIA. Il consiglio comunale di mercoledì 24 aprile ha approvato il bilancio consuntivo 2023. Il provvedimento ha ottenuto 21 voti favorevoli (Fratelli d'Italia, Avanti Pistoia per Ale Tomasi Sindaco, Centristi Forza Italia, Amo Pistoia e Lega), 9 contrari (Partito Democratico, Pistoia Ecologista Progressista e Civici Riformisti) e nessun astenuto. La manovra è stata presentata dall’assessore al bilancio del Comune. 6,5 milioni di avanzo disponibile. «Registriamo anche per quest’anno un risultato molto positivo del bilancio consuntivo 2023-2025 – ha sottolineato l’assessore - con 6,5 milioni di avanzo disponibile e circa 393.000 euro di avanzo destinato, un dato che ci consentirà per l’ennesimo anno di finanziare con risorse nostre una parte delle previsioni del Piano degli investimenti 2024-2026, approvato dal consiglio comunale». Il Comune paga i fornitori in tempi rapidi. «Abbiamo tempi di pagamento dei debiti commerciali che ci rendono un’eccellenza – ha evidenziato l’assessore al bilancio - grazie al lavoro puntuale degli uffici e del servizio ragioneria che è pronto nella liquidazione delle fatture una volta che vengono effettivamente validate dai singoli servizi». 73.053.000 euro di debito, il più basso dal 2008. «Ricordo a tutti che nel 2008 fu toccato un apice nello stock di indebitamento dell’Amministrazione comunale di Pistoia nella somma di 122 milioni di euro – ha detto l’assessore al bilancio -, valore che poi ha interessato in maniera profonda il bilancio negli anni successivi. Il 31 dicembre 2023 si è chiuso con un debito residuo di 73.053.000 euro, il dato più basso in assoluto non solo dal 2008 ma anche dal 2017, nonostante l’aumento di investimento in opere pubbliche. Nel 2017 chiudemmo con un debito di 85.366.000 euro, oggi si chiude con oltre 12 milioni in meno rispetto al 31 dicembre 2023, nonostante l’accensione di ulteriori mutui per finanziare le opere pubbliche. Il merito dipende anche dalla rinegoziazione dei mutui proposto dalla giunta e approvato dal consiglio comunale durante il lockdown nel 2020, con differimento della scadenza di una parte dell’indebitamento con costi di ammortamento più bassi». Bilancio, gli elementi di rigidità. «Il bilancio ha alcune criticità come alcuni elementi di rigidità – ha spiegato l’assessore -. Infatti la spesa energetica, quella per il personale e le spese per il mantenimento complessivo della macchina amministrativa sono talvolta indipendenti da volontà politiche. Mi riferisco, in particolare, alla spesa per il personale, destinata a crescere anche indipendentemente dall’aumento del numero dei dipendenti. Talvolta sarebbe necessario aumentare le assunzioni, in particolare in alcuni settori, ma questo è precluso da un quadro normativo complesso legato al decreto ministeriale del 17 marzo 2020, che ha fissato come tetto massimo di assunzioni per enti della nostra tipologia e dimensione di abitanti al 27,60%, che deve essere rispettato nel rapporto tra la spesa corrente dell’anno e la media delle entrate dell’ultimo triennio. Purtroppo nel conteggio della percentuale vanno imputati anche il valore degli aumenti contrattuali, che sono senz’altro una cosa positiva per il comparto dei dipendenti, ma rappresentano un costo che l’Amministrazione sostiene in base a scelte che vengono compiute altrove. Con il prossimo rinnovo contrattuale è già stato stimato un aumento del 5,78% di costo per il personale. Pertanto l’attuale quadro normativo non ci permette scelte espansive in quei servizi che l’Amministrazione considera strategici e che di fatto richiederebbero maggiori assunzioni». Altre voci legate alla rigidità del bilancio. «Sono rappresentate dalle spese energetiche – ha detto l’assessore al bilancio -, anche se su questo in realtà una minima capacità di manovra può essere effettuata. Stiamo infatti lavorando ad alcune suggestioni rispetto al tema delle comunità energetiche, rispetto a quello dell’installazione degli impianti fotovoltaici, che ci consentono di mantenere una maggiore autonomia energetica. Il percorso che l’Amministrazione sta affrontando è quello dell’efficientamento energetico attraverso il quale abbiamo come obiettivo sia il risparmio economico che la sostenibilità ambientale, come nel caso della nuova concessione dell’illuminazione pubblica». 883.000 euro incassati come oneri di urbanizzazione, nessuno impiegato nella spesa corrente. «Si tratta di un pilastro di questa Amministrazione – ha spiegato l’assessore al bilancio -: dal 2017 ci siamo sempre impegnati a non destinare gli incassi da oneri di urbanizzazione alla spesa corrente seppur concesso dalla legge. Il 2023 a consuntivo conferma questa scelta, tanto è vero che negli 883.000 euro incassati come oneri di urbanizzazione, nessuno è stato impiegato nella spesa corrente di manutenzione ordinaria, ma è tutto fluito nel finanziamento in corso di anno nella spesa per gli investimenti e per quota parte nell’avanzo destinato agli investimenti che ammonta a 393.000 euro. Abbiamo tracciato un percorso che di anno in anno viene essenzialmente confermato». Lungo e articolato il dibattito in aula tra maggioranza e opposizione. Sono intervenuti, tra gli altri, il gruppo PD e i capigruppo di Pistoia Ecologista e Progressista, Fratelli d’Italia, Civici Riformisti e Lega. «Come l’anno passato la Giunta si vanta ancora di un avanzo di più di 6 milioni di euro – ha sottolineato il gruppo del Partito Democratico -, senza però riuscire a spendere le risorse disponibili per manutenzione e sicurezza delle strade, verde pubblico e assetto idrogeologico. Chiara la mancanza di un coordinamento politico tra gli uffici che soffrono della carenza di personale e non possono organizzare sia i progetti straordinari che la manutenzione. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: un ritardo di due anni nella redazione del piano strutturale che impedisce agli investitori ed alle imprese di fare progetti sulla nostra città, interventi spot, rincorsa a bandi e progetti senza una pianificazione, cantieri avviati tutti nello stesso momento e nelle stesse zone senza un coordinamento, mancando di comunicazione verso i cittadini e bloccando l’intera città per giorni. La cultura è lasciata ai privati, mentre le altre città vedono crescere il numero di turisti grazie a investimenti mirati. Serve maggiore coraggio in fase preventiva e nella riorganizzazione della macchina: avanzano quasi 7 milioni, ma le strade, il verde e la manutenzione dei fossi dovranno aspettare. Un ennesimo segnale di inadeguatezza di questa Amministrazione». «Un bilancio che ancora una volta testimonia la capacità di progettazione e di investimento dell'Amministrazione – ha sottolineato il capogruppo di Fratelli d’Italia -. Altri 15 milioni di euro nel 2023, cifre che ricadono su tutto il territorio sotto forma di infrastrutture e servizi. Abbiamo una capacità di investimento pari al 155%, il 50% in più rispetto ai comuni capoluogo a noi vicini. Aumentano i servizi e diminuisce la spesa corrente, così come avviene in famiglia. Grandi opere cantierizzate ed attenzione alla manutenzione ordinaria, che continueremo ad implementare, con attenzione soprattutto alle periferie». «Il bilancio 2023 chiude con un avanzo di 6,5 milioni – ha detto il capogruppo di Pistoia Ecologista e Progressista -. Sarebbe stato meglio avere un avanzo minore ma spendere tutte le risorse a disposizione: come gli 80.000 euro risparmiati sulla manutenzione del verde e i 25.000 non utilizzati per i patti di collaborazione con le associazioni. Non ci convince nemmeno come la giunta ha utilizzato i 7 milioni di avanzo libero che aveva a disposizione nel 2023: solo 39.000 euro per la cura di un territorio segnato dalle frane e quasi 200.000 per aumentare le telecamere in centro. Nessuna risorsa aggiuntiva per il rifacimento delle strade e nessun piano per nuovi impianti di energia rinnovabile. E la mancanza di programmazione è evidente anche negli investimenti PNRR: cantieri che partono senza aver pensato a soluzioni per i parcheggi, con Piazza Giovanni XXIII invasa dalle macchine, occasioni perse per il verde in Piazza San Lorenzo, incertezza sul futuro utilizzo degli spazi riqualificati». «Con un avanzo di circa 6,5 milioni di euro – ha dichiarato la capogruppo della Lega - ci sentiamo al riparo da situazioni di incertezza che abbiamo vissuto negli anni scorsi con la pandemia e con la guerra in Ucraina che ci ha costretti ad affrontare spese ingenti a causa della crisi energetica. L'Ente è in salute e ce lo conferma la tempistica dei pagamenti che ci pone tra i Comuni più virtuosi a livello nazionale. Per il settimo anno consecutivo non abbiamo utilizzato gli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente e abbiamo acceso nuovi mutui per il finanziamento delle opere pubbliche. E' solo la spesa per il personale che ci desta ancora qualche preoccupazione dovuta al costo dei contratti. Abbiamo innescato meccanismi virtuosi e siamo stati in grado di portare avanti tanti bei progetti volti al benessere e a una migliore qualità della vita dei pistoiesi. E' intenzione della Lega chiedere di utilizzare le risorse disponibili per nuovi progetti e per intervenire quotidianamente per la manutenzione e per il decoro anche nei paesi più distanti dal centro storico». «Ho espresso voto negativo al rendiconto 2023, ossia a come questa Amministrazione ha lavorato nell’anno appena concluso – ha evidenziato la capogruppo di Civici e Riformisti -. Molti sono gli elementi che hanno determinato il mio voto contrario. Uno riguarda le strade in condizioni mai viste prima, potevano essere investiti 840 mila euro e non si è fatto. Il Parcheggio scambiatore a sud costerà 1.100.000 euro in più rispetto al finanziamento ottenuto da RFI perché il Comune non è stato in grado di fare i lavori in tempo. Il Parcheggio San Giorgio costerà il doppio di quello che la Regione Toscana aveva finanziato. In merito al livello delle attività culturali a Pistoia, va detto che è crollato spaventosamente. La cultura è delegata alla Fondazione Caript, menomale che c’è, e su cui il Comune cerca di mettere le bandierine. Una luce è quella del lavoro svolto dalla Società della Salute, capace di intercettare risorse e di pensare alle fasce più fragili della popolazione. La stessa Società della Salute fortemente contrastata e combattuta dalle forze politiche dell’attuale maggioranza». [comune di pistoia]
- poggio. SI INAUGURA LA MOSTRA “25 APRILE-LIBERATI DA CHI? LIBERATI DA COSA?"
Domani sabato 27 aprile alle 17 nelle Scuderie Medicee POGGIO A CAIANO. Sarà inaugurata sabato 27 aprile alle ore 17 la mostra “25 aprile – Liberati da chi? Liberati da cosa?” organizzata dall’Anpi provinciale di Prato e dal Comune di Poggio a Caiano. L’esposizione si potrà vedere nel salone espositivo “Corsetti” delle scuderie medicee fino al 4 maggio il lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 9,30 fino alle 13 e dalle 14 fino alle 18,30. Il sabato dalle 9 alle 13. Ingresso libero. All’inaugurazione interverranno gli assessori Patrizia Cataldi e Piero Baroncelli, la presidente provinciale dell’Anpi di Prato Angela Riviello oltre a rappresentanti dell’Anpi di Poggio a Caiano. La mostra è già stata allestita lo scorso anno presso la Provincia di Prato e ora a Poggio viene ampliata con una sezione dedicata alla memoria dei protagonisti e alla Liberazione di Poggio. “Uno dei nostri intenti come amministrazione comunale – spiega l’assessore Baroncelli - è quello di promuovere e sostenere sul nostro territorio iniziative rivolte a tutta la cittadinanza ed in particolare ai ragazzi e alle scuole per celebrare l’anniversario della Liberazione d’Italia, al fine di consolidare e diffondere i valori e i princìpi comuni di libertà, di pace e di democrazia. Giovedì scorso - termina Baroncelli - abbiamo organizzato due cerimonie in occasione del 25 aprile, due belle occasioni per ricordare i valori della libertà, per ricordare la liberazione dal nazifascismo. E adesso siamo veramente felici di poter inaugurare questa mostra promossa dall’Anpi provinciale insieme a noi”. [biagioni - comune di poggio a caiano]
- massa e cozzile. PADULE DI FUCECCHIO: OSSERVATORIO FAUNISTICO DELLE MORETTE INAGIBILE E CENTRO VISITE DI CASTELMARTINI CHIUSO
E' tempo di rivedere le scelte sbagliate della frammentazione della gestione della Riserva Naturale. Segnali positivi dalla Regione Toscana MASSA E COZZILE. Sta tutta in questa desolante immagine la sintesi di quell’operazione politica iniziata una decina di anni fa e culminata nell’ottobre del 2020 con la sottoscrizione da parte di Regione, comuni e Consorzio di Bonifica della convenzione che smembrava i beni della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio (il cosiddetto “spezzatino”) e condannava all’estinzione il Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio, che per quasi due decenni aveva gestito correttamente l’area protetta. L’immagine è quella della passerella inagibile dell’osservatorio delle Morette; inagibile a cavallo del 25 aprile e del 1° maggio, tradizionalmente il periodo di maggiore bellezza e affluenza di pubblico (inagibile perché chi avrebbe dovuto fare manutenzione è stato latitante). Immagine che fa il paio con quella della porta chiusa (dal 1° gennaio) del Centro Visite di Castelmartini, di quell’edificio di pregio che per tanti anni è stato anche sede di un centro culturale e didattico attivissimo. La nostra associazione si è fieramente opposta a quell’operazione politica e, assieme ad altre realtà del mondo associativo, ha tentato con ogni mezzo democratico di resistere e di far desistere i rappresentanti della pubblica amministrazione da quella scelta sbagliata. Oggi questa immagine da conto del fatto che la nostra sconfitta è in realtà la sconfitta di un’intera comunità: di centinaia di alunne/i (di scuole di ogni ordine e grado), di persone della Valdinievole e dintorni, di persone straniere. Per ragioni di stile, come abbiamo sempre fatto, ci asteniamo dal fare i nomi dei responsabili di questo misfatto, ma se qualcuno/a, in un afflato di dignità, volesse fare autocritica e magari chiedere scusa sappia che noi apprezzeremmo molto il gesto. Piuttosto ci preme ricordare che, oltre che da vari ex amministratori locali che avevano condiviso l’esperienza del Centro di Ricerca, siamo stati sostenuti a livello regionale dall’ex- Consigliere Tommaso Fattori, dalla Consigliera del M5S Silvia Noferi e dall’ex- Consigliera (oggi Assessora al Welfare) Serena Spinelli. Non ci siamo mai rassegnati ed abbiamo continuato il nostro cammino, in direzione ostinata e contraria. La nostra associazione è cresciuta, ha evitato che si verificasse la dispersione di quel patrimonio di risorse umane, che avevano gestito con cognizione e passione la Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, mettendolo a disposizione di un’altra area protetta preziosa del nostro territorio: il Lago di Sibolla (aggregando qui altre persone residenti nei dintorni). Ed oggi (25 aprile) che si intravede qualche spiraglio di un nuovo orientamento da parte dell’assessorato regionale anche nella gestione della Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, ci piace pensare di avere, in modestissima parte, contribuito al superamento di una grave situazione di stallo. Quel che è certo è che siamo pronti, se ve ne saranno le condizioni, a riprendere ad impegnarci per assicurare una buona gestione nel suo complesso al sistema delle riserve naturali del Padule di Fucecchio e del Lago di Sibolla. Lo faremo con spirito unitario assieme a tutti i soggetti istituzionali e associativi che riconoscono la necessità strategica di assicurare una rigorosa tutela alla straordinaria biodiversità presente in queste aree, perché da essa discendono la bellezza ed i servizi ecosistemici che questi territori ci offrono. Il Consiglio Direttivo degli Amici del Padule di Fucecchio per la Biodiversità
- elezioni. LA LISTA DI FRATELLI D'ITALIA STILA ALCUNE PRIORITA' PER PRATO
“Scuola, sport e sociale: cambiare rotta dopo dieci anni di immobilismo” PRATO. “Portare in consiglio comunale la voce di tutti quei cittadini che negli ultimi dieci anni sono rimasti inascoltati: dallo sport al sociale, dalla scuola alle frazioni”. Prosegue il percorso di presentazione della lista di Fratelli d'Italia in vista delle elezioni amministrative a Prato. Il partito stavolta si concentra sulle tematiche di sport, sociale e decoro presentando i candidati al consiglio comunale che portano avanti specifiche tematiche di settore. “Una lista con competenze varie – precisa il presidente provinciale di Fratelli d'Italia, Matteo Mazzanti -, che dà spazio ai giovani, che pone un occhio di riguardo allo sport, al sociale, e che crede nei valori della partecipazione attiva. Un elemento quest'ultimo troppo spesso dimenticato negli anni di amministrazione di centrosinistra. Una lista che dà voce a tutte le fasce d'età e sociali della città, senza lasciare indietro nessuno”. Ecco i sette nuovi candidati al consiglio comunale: Gioele Origlia 27 anni, responsabile di segreteria nel settore dei marchi, ex campionessa italiana di nuoto, ha preso parte anche alle Universiadi, appassionata di lettura. “Lo sport a Prato sta morendo lentamente – attacca -. Ci dobbiamo battere per scongiurare la chiusura della piscina di via Roma. E poi dobbiamo spingere per riaprire e riqualificare quei campi e quei palazzetti oggi lasciati a se stessi. Un altro punto dolente è la sicurezza: una ragazza da sola rischia di essere aggredita anche alle 4 del pomeriggio a Prato. Qui serve più sicurezza, soprattutto in centro”. Lorenzo D’amico 27 anni, consulente bancario, iscritto al Cmef associazione di moto d'epoca. “Voglio portare la voce dei giovani in consiglio comunale che oggi non sono adeguatamente rappresentati – dice -. Poi voglio portare in consiglio l'ascolto dei quartieri che oggi manca, dando rappresentanza a quelle persone che oggi non hanno voce all'interno delle istituzioni. Di sport sono un grande appassionato: qui voglio tutelare le discipline di cui si parla meno. Penso al rugby, all'hockey su pista. E infine serve una battaglia sulla troppa burocrazia: vengono impediti pure gli investimenti ai presidenti di società di calcio che vorrebbero migliorare le strutture, sopperendo le mancanze del Comune sul fronte dell'illuminazione, e di spogliatoi inadeguati e insufficienti”. Alessandro Bessi 52 anni, ristoratore e gestore del circolo I Ciliani. “Il tema delle piscine, a partire dalla Colzi Martini, è prioritario – sottolinea -. La piscina di via Roma non deve chiudere fino a quando non sarà pronta quella olimpionica di Iolo. In ballo c'è la tenuta di tutto il mondo natatorio. Poi abbiamo un palazzetto che non si può sfruttare a 360 gradi perché la struttura è stata fatta con un tetto basso. Il PalaRogai invece ha il pallone ancora da rifare, e questo impedisce di programmare gli eventi perché la ha anche problemi di infiltrazioni. E non dimentichiamoci dello stadio che è inadeguato alle esigenze di una città come la nostra”. Gianluca Crobeddu 46 anni, personal trainer e tecnico federale della Federazione Pugilistica Italiana. “Sto proponendo nelle scuole lezioni di insegnamento della propedeutica al pugilato – racconta -. Un'attività che ci consentirebbe di verificare costantemente anche la situazione nelle palestre cittadine. Io vorrei cambiare questa concezione che lo sport viene per ultimo: invece dovrebbe essere la priorità. E' un'attività fondamentale a livello fisico, mentale e per togliere i ragazzi dalle strade. Inoltre abbiamo istruttori bravi e competenti sul territorio, imprenditori illuminati, ma le istituzioni troppo spesso se ne dimenticano e li lasciano soli”. Paola Castellani 73 anni, ex consigliera comunale dal 2009 al 2014, agente immobiliare in pensione. “Prato non è più la città frizzante e viva di alcuni anni fa – commenta -. Prima Prato vibrava di energia e ora questo non c'è più. In più vedo grossi problemi di traffico, di sicurezza a tutti i livelli, e anche nel sociale. Ci sono tante famiglie in difficoltà, c'è carenza di alloggi popolari e c'è bisogno di una politica mirata per dare risposta alle tante famiglie in attesa di una casa in edilizia residenziale pubblica”. Dania Melani 62 anni, insegnante di scuola primaria, ex commerciante, socia di AttivaPrato, ex presidente di una associazione di promozione sociale. “In passato mi sono fatta promotrice di corsi per il benessere delle persone anziane e anche di benessere psicologico – spiega -. Ho poi grande attenzione per il mondo della scuola, dove ci sono mancanze gravi, dove c'è la necessità anche di maggiore presenza da parte del Comune nella facilitazione dell'integrazione. Serve un aiuto pure per il potenziamento linguistico di tanti bambini che altrimenti rischiano di restare indietro. Sono necessarie più risorse sia umane che economiche da destinare all'inserimento di bambini stranieri, con docenti specializzati e una didattica potenziata, a vantaggio dell'intera classe. Giovanni Bambagioni 64 anni, ex consigliere comunale e da sempre impegnato in politica con vari incarichi partitici, libero professionista. “Voglio fare qualcosa per risolvere i problemi dei cittadini visto che negli ultimi 10 anni niente di questo è stato fatto – conclude -. Bisogna rivedere il parco urbano, magari portando avanti l'idea di farci la palazzina dei vigili urbani. Poi bisogna sistemare il Bastione delle Forche che è lasciato lì all'abbandono. E poi basta perdere tempo dietro le giungle urbane. Serve concretezza per i cittadini, ce lo chiedono i pratesi”. [fdi prato]
- serravalle. ASSEMBLEA PUBBLICA A MASOTTI: NESSUNA NOVITÀ E PESSIMA FIGURA DELLA GIUNTA
Nenciarini: "Non è stata favorita la partecipazione". Gli esiti dell'incontro SERRAVALLE. Il sindaco ha concesso l’assemblea da noi richiesta a Masotti per poter affrontare prima di tutto il problema sopraggiunto degli ambulatori medici di questa frazione del comune e l’inquinamento del pozzo idrico principale. Purtroppo la sua indizione è stata pubblicizzata solo due giorni prima; inoltre siamo stati accolti in una stanza con circa una quindicina di sedie, che sono state tutte occupate, costringendo così diversi cittadini a stare in piedi per più di due ore. Tutto ha fatto pensare che l’amministrazione sia stata costretta per non fare brutta figura a convocare l’assemblea, cercando però allo stesso tempo di non favorire la partecipazione. L’assemblea ha dato i seguenti esiti. Gli ambulatori medici a Masotti probabilmente spariranno per la mancanza della volontà politica di opporsi alle decisioni di Regione e ASL. Della contaminazione del pozzo di Masotti nessuno avrebbe parlato, se non fosse intervenuta la nostra referente e coordinatrice provinciale di Indipendenza, Elena Bardelli: per la giunta questo problema evidentemente non esiste. Siccome l’acqua viene potabilizzata, secondo i nostri amministratori è irrilevante che l’acqua grezza sia inquinata da tetracloroetilene. Il primo cittadino, responsabile della salute e sicurezza pubbliche, ha risposto che della questione deve occuparsene ARPAT, lavandosene beatamente le mani. Il prolungamento della rete idrica da Spazzavento a Masotti -punto presente all’interno del programma elettorale di “Uniti per Serravalle” per ben due volte - non è contemplato. Abbiamo inoltre avuto conferma che per ora la RSA , destinata a sorgere nella ex area Stefan, non verrà realizzata. Gli unici due fumosi progetti preannunciati sono quelli relativi alla scuola materna e alla palestra. Sulle tempistiche nessuno si è pronunciato, perché probabilmente si tratta solo di un “libro dei sogni” della amministrazione Lunardi. Gli assessori Bruschi e Vettori si sono limitati a snocciolare ciò che avrebbero realizzato finora nel loro mandato, dove però la frazione di Masotti rimane il fanalino di coda. Insomma, non abbiamo ravvisato nessun intento di migliorare i servizi e promuovere il territorio in questa parte del comune. Attendiamo l’indizione dell’assemblea a Casalguidi Sergio Nenciarini Serravalle Civica -Movimento Indipendenza
- sambuca. MUORE NEL FOSSO POGGIOLINO A TREPPIO
La salma è stata recuperata dai Vigili del Fuoco SAMBUCA PISTOIESE. Una squadra del Comando dei Vigili del Fuoco di Pistoia allertata dalla centrale operativa del 118, è intervenuta alle ore 12.21 nel comune di Sambuca Pistoiese in località Treppio per soccorso a persona e successivo recupero salma all'interno del fosso Poggiolino . Personale intervenuto, dopo la constatazione del decesso e le autorizzazioni del caso, coadiuvato dal personale medico del 118, provvedeva al recupero e trasporto della salma affidandola al personale dei Carabinieri presenti sul posto per quanto di competenza. Le operazioni si sono concluse alle ore 14.00. [vigili del fuoco pistoia]
- APERTA NELL'ATRIO DEL PALAZZO COMUNALE LA MOSTRA "CHE COS'E' UN BAMBINO?"
La mostra è gratuita e può essere visitata fino al 19 maggio PISTOIA. Si è aperta nell’atrio del Palazzo comunale la mostra Che cos’è un bambino? Galleria di tratti e ritratti a misura di bambino, che inaugura la decima edizione di Infanzia e città, la rassegna che mette al centro il dialogo tra la città e i bambini, realizzata dai servizi educativi del Comune in collaborazione con Teatri di Pistoia, il Centro per le famiglie, la Biblioteca San Giorgio, e il Comitato Provinciale Unicef di Pistoia. Che cos’è un bambino? Galleria di tratti e ritratti a misura di bambino è un’esposizione del percorso svolto dalle Aree Bambini Gialla, Verde e Blu del Comune di Pistoia, con i bambini, le bambine e gli adulti. Da queste esperienze si è sviluppato il desiderio di condividere le “voci” dell’infanzia con l’intera città. L’esposizione restituisce, dunque, il lavoro portato avanti in questi mesi nei laboratori che si sono tenuti in quattordici scuole, tra nidi, infanzia e primarie, e durante i quali, grandi e piccini, si sono lasciati stimolare dalla domanda “Che cos’è un bambino?”. Ciò che ne è un emerso è un variegato universo di emozioni che attraverso colori, parole e tanta creatività hanno preso forma fino a dare vita alla mostra allestita fino al 19 maggio nell’atrio di Palazzo di Giano. Per circa un mese, pannelli colorati, voci, suoni, biglietti e scatole magiche restituiranno alla città un’ampia visione dell’infanzia per aiutare i bambini a rispondere alla domanda “Chi sono io?” e per invitare gli adulti a capire il mondo e le emozioni dei bambini. La mostra è gratuita e può essere visitata negli orari di apertura del Palazzo comunale. [comune di pistoia]
- ALLA "SAN GIORGIO" APPUNTAMENTO MENSILE CON STIRPE TANGHERA
Domani sabato 27 aprile alle 17 nell’Auditorium Terzani PISTOIA. Nell’Auditorium Terzani della Biblioteca San Giorgio, sabato 27 aprile alle 17 si terrà il consueto appuntamento mensile con Stirpe Tanghera. Storia, strumenti, sentimenti e cultura del tango argentino. Riccardo Innocenti, noto fumettista pistoiese, accompagnerà il pubblico con i suoi disegni all'interno dei testi di alcuni famosi brani di tango. A seguire, gli istruttori di Stirpe Tanghera guideranno una breve pratica (circa 45 minuti), per chi volesse provare i suoi primi passi di tango e per coinvolgere il più possibile il pubblico. [comune di pistoia]
- poggio. TARI, IL SINDACO PALANDRI RESPINGE LE ACCUSE RIVOLTE DA "POGGIO INSIEME!"
"Il problema è l'aumento dei costi fissi da parte di Ato. Non siamo noi che lo abbiamo voluto nè deciso" POGGIO A CAIANO. Il sindaco di Poggio a Caiano, Riccardo Palandri, respinge al mittente, ovvero al gruppo consiliare di minoranza, le accuse rivolte alla giunta da lui guidata. L’opposizione sostiene che niente è stato fatto per impedire l’aumento della Tari. “Come ho detto durante l'ultima seduta del consiglio comunale il problema è l’aumento dei costi fissi da parte di Ato – spiega il sindaco - Non siamo noi come amministrazione che lo abbiamo voluto né deciso. So bene che l’8% in più sulle tariffe dei rifiuti non è cosa da poco ma il Comune non si poteva accollare l’intero aumento. Leggo, da quanto scrivono, che loro hanno gli strumenti per ridurre l’aumento, peccato però che non ci siano. Come Comune - prosegue Palandri - abbiamo votato contro al piano finanziario di Ato. La minoranza dice per mettere la bandierina politica. Rinfresco ai consiglieri d’opposizione che anche Comuni di sinistra hanno votato contro. Anche loro hanno messo la bandierina? L’aumento della Tari non è solo per Poggio a Caiano ma per tutti i Comuni. Ed il consigliere Puggelli che lo scorso anno era sindaco perché non ha scongiurato l’aumento del 2023? Infine per quanto riguarda lo scaricabarile, qui non si scarica nulla – tuona Palandri – si dicono le cose come stanno. E termino dicendo a Francesco Puggelli che il timone del Comune fino allo scorso anno ce lo aveva lui e forse così bene non lo ha usato se ora siede in minoranza”. [biagioni - comune di poggio a caiano+